martedì 7 dicembre 2010

Visioni ad "Enrico"


Enrico Peressutti Alberobello

       
Enrico Peressutti Locorotondo


([…] le vostre magnifiche fotografie. Sono del più grande interesse, sono architettura, sono arte. La pagina che gira oggi permette precisamente di prendere contatto con il passato più essenziale - anche la preistoria, cioè con l'essere umano per eccellenza. Tutto ciò è molto incoraggiante. Di più, ciò che colpisce è che la mano dell'uomo appariva in tutto ciò, nei profili, sulle superfici d'intonaco. Scala umana, paesaggi, natura ed esaltazione dei materiali più fondamentali. Sono molto fiero di queste fotografie e La ringrazio sinceramente») Le Corbusier su gli "scatti pugliesi" di Enrico Peressutti.


Enrico Peressutti (1908-1976) con il gruppo BBPR (Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso ed Ernesto N. Rogers), è stato un protagonista dell'architettura italiana del Novecento, con progetti che spaziano dall'edilizia all'urbanistica, passando per il design e la fotografia.

Non si trova molto altro su questo architetto e urbanista. Ne per quanto riguarda la biografia, ne per gli scatti stessi, che oggi ho avuto la fortuna di vedere. Una mostra fotografica dedicata agli scatti che realizzo negli anni 50, durante un soggiorno in Puglia.

Gli stessi scatti, selezionati da Peressutti tra gli oltre 300 realizzati durante il reportage furono raccolti in due album presentati a un convegno dell'Industrial Designer's Institute nel periodo in cui l'architetto insegnava alla School of Architecture di Pricenton.
Da lì, Peressutti inviò alcuni «scatti pugliesi» a Le Corbusier che ne parlò in termini entusiastici.

Colpita decisamente da questo personaggio, per due motivi principali. In primis non sapevo che Peressutti fosse un architetto (il che è abbastanza grave visto che fa parte del BBPR, gruppo di progetto che nel 56 realizzò la Torre Velasca a Milano)...immaginavo fosse un fotografo, secondo...ho notato,guardando i suoi scatti, una particolare attenzione all'architettura rurale,  tipica di un occhio attento, di chi studia e sa l'architettura. Ma le immagini vibrano e tremano di umanità (e non potete immaginare quanto mi dispiace non poter pubblicare qualcosa in più..). Sono umane, calde, sono vere. Parlano di persone, donne, anziani e bambini che guardano curiosi nella fotocamera. Parlano di gente.  La vita nei e fuori i trulli,sono le loro abitudini, tradizioni, i giorni che scorrono, le scarpe bucate, gli uomini chini sul lavoro, delle donne sulla sedia fuori alla porta. Tutto messo in un contesto rurale di estrema forza. La natura, libera e pura. Il sapore del sole, delle terre del sud, i materiali con cui sono costruite le tipiche abitazioni. Sono scatti che si possono toccare. Sono immagini anche di povertà che inteneriscono il cuore. Sono emozione.

Le foto saranno in mostra al Castello Svevo a Bari, presso la sala Angioina dal 7 al 18 Dicembre.
Ringrazio il Politecnico di Bari oggi!



Il mio personale contributo a questo post. Due scatti fatti uscendo dal castello, pensando alle visioni di Peressutti fra i vicoli di Alberobello. Certo è che questa mostra mi ha dato molto, questo scatti non sono che un inizio. Il bello, deve venire. (lo spero)

Visioni ad Enrico   1/2000   f 4.2    30mm                  micha 2010


Visione 1/2000 F4 18mm             micha 2010

Fonti: Wikipedia, Professione Architetto
Musica: Eddie Vedder, The wolf




Nessun commento:

Posta un commento