sabato 4 dicembre 2010

Henri Cartier-Bresson

Henri Cartier Bresson Mexico- 1934
Henri Cartier Bresson 1975

“La macchina fotografica è per me un blocco di schizzi, lo strumento dell’intuito e della spontaneità. [...] Fotografare è trattenere il respiro quando le nostre facoltà convergono per captare la realtà fugace; a questo punto l’immagine catturata diviene una grande gioia fisica e intellettuale. Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo un evento e il rigoroso assetto delle forme percepite con lo sguardo che esprimono e significano tale evento. È porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. È un modo di vivere. (Henri Cartier-Bresson)


Di certo non poteva mancare Henri Cartier-Bresson, di certo non poteva non essere stato che lui (lui e solo lui) a colpire per primo la mia immaginazione. Prima una girandola di bambini, tre sedie sotto una scala, un bacio in spiaggia sotto un grande ombrellone. Ho scelto tutt'altro in realtà per parlare di Bresson sta notte, e cosa ti aspetti se sono le 3:51 e non riesco a dormire? 
In realtà poi non ne so molto. Ad essere totalmente sincera non so esattamente cosa c'è dietro questi scatti. Pare che documentarsi utilizzando la sola rete sulla fotografia sia davvero complesso, a mala pena sono riuscita a trovare le date.

Fatto sta che di mio (andando a studiare esclusivamente i sentimenti che mi provocano) posso dire questo: la prima delle tre mi tocca così nel profondo che per raccontare quanto mi urta nell'animo dovrei scrivere un romanzo. L'intreccio dei corpi, la composizione di tutta la figura, con il "classico" posizionamento del soggetto/i sulla sinistra, il movimento di tutta l'immagine, nelle pieghe delle lenzuola, nelle mani che tirano via gli abiti. Un immagine di estrema sensualità, senza perder di delicatezza. così istantanea e viva, così semplicemente vera.

La seconda, del 1975, meno forte ma comunque molto intensa mi ricorda i tanti viaggi su e giù per la puglia con i nostri fantastici treni. Meravigliosamente tenera in questo abbraccio di due ragazzi stanchi di un viaggio. Ripenso alle mille persone che incontro sui treni, ai pendolari, ai giovani universitari come me, quelli che affollano le stazioni, danno vita e colore, fanno chiasso, ascoltano musica e si baciano sui sedili, si abbracciano, poi mangiano un panino. Ripenso ai due viaggi verso Polignano, attaversando per qualche chilometro una terra che non smette di farmi innamorare. 
E c'è  il bisogno, ho bisogno di dormire sul petto di qualcuno durante un viaggio. Su questo, nessun ricordo.

L'ultima, beh a buon osservatore..poche parole. Dico solo: f a n t a s t i c a!!!

Biografia
Henri Cartier-Bresson nasce a Chanteloup-en-Brie, in Francia, il 22 agosto del 1908, da molti oggi considerato il padre del fotogiornalismo.
Inizialmente attratto dalla pittura, Cartier-Bresson inizia a fotografare sentendo la necessità di immortalare la realtà. Nel 1930 compra la sua prima macchina fotografica, una Leica 35 mm con lente da 50 mm.
Dopo alcuni anni di lavoro nel cinema, entra, durante la seconda guerra mondiale, nella resistenza francese, continuando comunque a svolgere la sua attività fotografica. 
Finita la guerra, ritorna a dedicarsi al cinema e nel 1947 fonda ,assiema a Robert Capa e David Seymour, la famosa agezia Magnum. Questa esperienza lo porterà ad innumerevoli viaggi e reportage che gli daranno fama mondiale. Sarà in Cina, Messico, Canada, Stati Uniti, Cuba, India, Giappone, Unione Sovietica e molti altri paesi. Cartier-Bresson divenne il primo fotografo occidentale che fotografava liberamente nell'Unione Sovietica del dopo-guerra. Nel 1968,  Henri Cartier-Bresson inizia gradualmente a ridurre la sua attività fotografica per dedicarsi al suo primo amore artistico: la pittura.
Nella sua carriera si è dedicato anche ad alcuni ritratti di vari personaggi:
Balthus, Albert Camus, Truman Capote, Coco Chanel, Marcel Duchamp, William Faulkner, Mahatma Gandhi, John Huston, Martin Luther King, Henri Matisse, Marilyn Monroe, Richard Nixon, Robert Oppenheimer, Ezra Pound, Jean-Paul SartreIgor Stravinsky

In una lettera datata 30 ottobre 2000, per evitare il commercio di stampe o lo smercio di copie sottratte, lo stesso fotografo dichiarava: Io sottoscritto Henri Cartier-Bresson, domiciliato al 198 di rue de Rivoli, Parigi, dichiaro quanto segue. Ho sempre firmato e dedicato le stampe di mie fotografie a coloro ai quali intendevo donarle; tutte le altre stampe che recano solamente timbri o etichette «Magnum Photos» o il mio nome «Henri Cartier-Bresson» sono di mia proprietà. Tutti coloro che detenessero queste stampe non potranno invocare la buona fede".

Cosa che assolutamente non sapevo e scopro solo ora (domani mattina allarmo la famiglia), e aggiungo: bisogna andarci con urgenza visto che siamo a due passi...

Nel 1985 fece dono al Comune di Tricarico (nella mia bella basilicata),città natale del poeta Rocco Scotellaro (ah già!) , di 26 fotografie che oggi costituiscono il primo e fondamentale nucleo di opere che saranno esposte nel museo delle arti figurative di quella cittadina.

Cartier-Bresson muore a L'Isle su la Sourge il 3 agosto del 2004.
Fonte: Wikipedia con un immancabile tocco personale

p.s chiedo scusa per la lunghezza del post, ho sintetizzato il più possibile la Bio, ma Cartier-Bresson merita un pò più di riguardo.

Musica per voi: non potevo non scegliere i siculi H.C-B che proprio da questo immenso fotografo prendono il nome. Come pane e nutella. H.C-B Missing Movie da Soundcheck for a missing movie

http://www.youtube.com/watch?v=B7Z2MBxJnLI

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